La Transcivetta è una bellissima manifestazione sportiva che è organizzata ogni anno ad Alleghe. Come già suggerisce il nome durante la Transcivetta si possono ammirare i paesaggi della catena montuosa del Civetta.
Il Civetta è una catena montuosa che è parte delle Dolomiti bellunesi, e la cima principale del Monte Civetta è alta 3220 metri.
Il comprensorio di rivela meta ideale sia in inverno per le sue bellissime piste da sci, sia in estate per le numerosi possibilità di escursioni.
La Transcivetta
La manifestazione sportiva Transcivetta permette di ammirare questa catena montuosa in tutta la sua bellezza, percorrendo sentieri che regalano paesaggi mozzafiato e viste meravigliose sulle Dolomiti.
Questa manifestazione, che avviene ogni anno nel mese di luglio, si corre a coppie e quella di quest’anno è stata la 39°edizione.
Quest’edizione della Transcivetta Karpos prevedeva due versioni :
- prova COMPETITIVA
- prova NON COMPETITIVA
Non c’era nessuna differenze tra le due prove, stesso percorso, e stessi ristori, solo che i due gruppi partono a minuti di distanza. Se si partecipava alla prova competitiva bisognava però portare il certificato medico.
Il percorso della Transcivetta
- Lunghezza percorso: 23,5 km.
- Partenza: Listolade.
- Arrivo: Piani di Pezzè, ad Alleghe.
- Punti di ristoro: 4 punti (Rifugio Capanna Trieste, Rifugio Mario Vazzoler, Rifugio Tissi, Rifugio Coldai).
- Dislivello: 1950 metri di dislivello positivo e 870 di dislivello negativo.
- Sito internet per informazioni: www.transcivetta.com
Partenza alle ore 9.00. Tempo di percorrenza massimo 6.30 ore.
Visto che arrivo e partenza non coincidono, l’organizzazione mette a disposizione degli autobus per gli atleti
La mia esperienza alla Transcivetta
Diciamo che io sono fortunata perchè Paolo è un compagno di corsa e di escursioni perfetto. Ha un buon ritmo, e lo sa adeguare in base al percorso, allo stesso tempo mi sa incitare e spronare quando magari sono stanca e mi lamento. La gara sa regalare paesaggi stupendi.
I primi chilometri si percorrono su asfalto, fino ad arrivare al percorso, che in salita, porta a Rifugio Mario Vazzoler (1711m). Dopo una breve sosta al ristoro, il percorso continua.
La salita, però, non è finita e dopo qualche chilometro arriva quella che forse è la salita più difficile (almeno per me), quella per arrivare a Rifugio Tissi.
La bellezza dei paesaggi che si può ammirare da qui è però unica.
Una volta arrivati al Tissi e ammirato il Civetta in tutta la sua grandezza, il percorso procede in discesa verso il bivio Antersass.
Da qui in poi ricomincia un po’ di salita che porta prima a Forcella Col Negro e poi al Lago Coldai.
Dopo il Rifugio Tissi, la parte di percorso che mi è più piaciuta è proprio quella del Lago Coldai (Forcella Coldai). Una volta arrivati a Rifugio Coldai, il percorso è tutto in discesa fino ad arrivare a Pian di Pezzè.
Quel giorno,poi, ha anche piovuto. Noi siamo stati abbastanza fortunati e abbiamo preso la pioggia solo durante gli ultimi chilometri del percorso.
Altre informazioni
Non bisogna necessariamente correre. Anzi, specialmente in salita, è davvero difficile, e poi c’è tantissima gente che cammina lungo tutto il percorso. Come svolgere l’itinerario è una scelta personale, e dipende da come vi allenate e da cosa vi piace fare.
Non è obbligatorio, ma io mi sono trovata bene, a portare con me dei bastoncini per escursione in montagna. Quando non mi servivano riponevo i bastoni nello zaino da escursione, che avevo. (Io uso uno zainetto della Camelbak).
Io ho portato con me uno piccolo zaino, per avere sempre scorta di acqua e una giacchetta anti-pioggia. Tuttavia non è obbligatorio, e ho visto persone fare per percorso anche senza riserva d’acqua.
Il regolamento prevede che il percorso si faccia in coppia, se per caso non avete un compagno, trovate un’apposita sezione “Compagno Cercasi” nel sito ufficiale, dove potete mettere il vostro annuncio di ricerca, o rispondere a uno di quelli già pubblicati.
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Se vi piace la montagna e vi va di sbirciare le altre escursioni che abbiamo fatto vi lascio qui qualche suggerimento!
Dai che meraviglia, bravissima che l’hai percorsa tutta!! Se fossi un po allenata, la metterei in cartello!!
Ciaooo
Ti ammiro, io non amo la montagna, e non riuscirei mai a fare un’ escursione simile. A parte l’allenamento pari a zero, ma non è il mio genere. Tu comunque sei bravissima.
Bravissima per l’impresa e complimenti per l’articolo che spiega tutto molto bene. Avevo visto le stories dei miei amici che l’hanno fatta ma non avevo capito granché, il tuo articolo mi ha chiarito come funziona. Prima o dopo la farò!
Conosco e amo profondamente il Civetta, ma non ho mai fatto questa impresa! Emozionante e adrenalinica, potrei provare di convincere fratello o moroso per farla 🙂
Che avventura (di corsa)! Sai che io ho sempre avuto paura del Civetta? Da piccola mi raccontarono che la montagna crollà nel lago… e io da lì l’ho sempre temuta.
Adoro questa zona delle Dolomiti, per me è un po’ come una seconda casa! Il Civetta poi è un monte meraviglioso, in qualsiasi stagione dell’anno…