Nervesa della Battaglia: itinerario dei bunker del Montello

Dopo domeniche di freddo e pioggia, che mi hanno permesso di dedicare il tempo ad alcune delle mie serie preferite di telefilm, questa domenica ci ha finalmente regalato una bellissima giornata di sole.

Piave Montello

Ho deciso di  dare spazio anche al paesaggio delle mie terre, non serve prendere voli intercontinentali: esistono paesaggi stupendi, anche appena fuori dalle nostre porte. L’Italia ha le sue bellezze da esplorare e ammirare. Per questo inizio a raccontarvi una zona che mi affascina molto: i luoghi del Montello che sono stati scenari di battaglie durante la Grande Guerra.

Il Montello

Inizierò dandovi qualche informazione e spiegandovi dove si trova il Montello e come raggiungerlo.

“Il Montello è un singolare rilievo di terra rossa che si erge isolato nella pianura trevigiana a sud del corso del Piave e con un altitudine massima di circa 370 metri.[…] Lo stesso nome indica che non si tratta di una vera e propria collina, ma l’altezza modesta non lo rende neppure una vera e propria montagna...” (boscodelmontello)

Ci troviamo a Nervesa della Battaglia, in provincia di Treviso,  lungo il fiume Piave detto “Fiume Sacro alla Patria, perchè durante la Prima Guerra Mondiale, il fiume ha costituito il fronte di difesa più arretrato per il nostro esercito.

  • Partenza e arrivo: Chiesa di Santa Croce a Nervesa della Battaglia – Treviso (percorso circolare)
  • Difficoltà: semplice
  • Percorso: Sentiero Brigata Lucca

C’è da aggiungere che questo non è l’unico percorso storico-naturalistico, ma in queste zone ci sono diversi percorsi tra aspetti storici ed interessanti aspetti naturalistici.

Itinerario dei bunker del Montello

Il bosco del Montello ti può regalare sensazioni uniche, è il posto ideale per lunghe camminate durante le belle giornate, per pic-nic nella stagione estiva, per trovare silenzio e tranquillità. È adatto per gli amanti dello sport, si può praticare di tutto:  camminata, trekking, ciclismo e molto altro. Ma non solo, qui possiamo farci viziare dalla cucina di ottimi ristoranti e agriturismi per assaggiare prodotti tipici della cucina locale.
Il Montello famoso scenario di combattimenti contro gli Austriaci, lungo le sponde del fiume Piave, nasconde ancora segni della guerra.

itinerario bunker Montello

In questo articolo vi consiglio di prendervi qualche ora per esplorare il famoso “Sentiero Brigata Lucca“. Lungo Sentiero Brigata Lucca, detto anche itinerario dei bunker, è possibile esplorare bunker costruiti dai soldati italiani durante la Prima Guerra Mondiale.
Bisogna premettere che dal 2006 l’Associazione Battaglia del Solstizio e gli Alpini hanno svolto un duro lavoro di mappatura e di recupero delle postazioni, auto finanziando la quasi totalità dei lavori. Senza il loro operato e il lavoro non sarebbe per noi attualmente possibile esplorare queste zone.

L’itinerario, tutto debitamente segnalato, parte dalla Chiesa di Santa Croce a Nervesa della Battaglia e vi condurrà fino alla grotta del Tavaran Grando. 

itinerario bunker Montello

Abbiamo parcheggiato la macchina nel piazzale di fronte Chiesa di Santa Croce e abbiamo iniziato l’itinerario prendendo via Lama.
Questi reperti bellici rappresentavano la prima linea difensiva, ed erano stati costruiti per adempiere a compiti diversi: postazioni per armi da fuoco automatiche, osservatori, postazioni per batterie.

I bunker del Montello

Proseguendo lungo via Lama, durante il percorso potete esplorare sia i bunker, sia splendidi paesaggi lungo il fiume Sacro alla Patria.
Ecco, quindi il primo bunker che fungeva da postazione vedetta.

itinerario bunker Montello

itinerario bunker Montello

Proseguendo lungo il percorso, seguendo le indicazioni che non sempre sono ben visibili, siamo arrivati al secondo bunker, una postazione di mitragliatrice scavata nella roccia. Questo secondo bunker viene chiamato Bunker detto “Busa de Banes

Bunker Montello Busa de Banes
Bunker “Busa de Banes”

Ci fermiamo per ammirare non solo l’aspetto storico di questo percorso ma anche quello naturale e paesaggistico. Il percorso è tranquillo, si incontrano poche persone e noi riusciamo a percepire l’anticipo della primavera.

itinerario bunker Montello

Il verde dei prati è lucente come uno smeraldo, i colori dei primi fiori ti colpiscono. Dopo il “letargo” dell’inverno, bello vedere la nascita della natura, e l’aria che si respira è fresca, mentre il rumore dello scorrere rapido e incessante del Piave accompagna per tutto il percorso

itinerario bunker Montello

La terza postazione viene chiamata Croda dei Zatteri: all’interno di questo masso venne scavata una postazione mitragliatrice. Questa postazione è così chiamata poiché all’epoca della Serenissima questo masso segnalava alle zattere che attraversavano il fiume l’arrivo al porto di Falzè.

 

Seguendo il sentiero che costeggia il Piave seguiamo le indicazioni fino ad arrivare al quarto bunker. Da qui abbiamo proseguito il nostro itinerario seguendo un sentiero fatto di sassi e ciottoli, che a tratti è anche leggermente ricoperto dalle acque del Piave. Finché siamo arrivati ad un ultimo bunker e alla più famosa grotta del Montello il Tavaran Grando.

itinerario bunker Montello

Consiglio a tutti di perdersi in questo percorso, di ammirare paesaggi, immergersi nella tranquillità del posto e osservare la natura che vi circonda.

Altre informazioni

Il Montello “nasconde” itinerari poco conosciuti, ma che si rivelano esser in grado di svelare paesaggi ed emozioni, che meritano di essere scoperte e ammirate.

itinerario Montello
In tutto questo un ringraziamento va assolutamente all’Associazione storico culturale Battaglia del Solstizio, senza la quale non si potrebbero ammirare questi reperti storici.
Il percorso attualmente non è molto lungo, sarebbe bello che nel futuro si potesse ampliare. È necessario però che vengano destinati dei fondi per continuare questa scoperta e il recupero di questi reperti bellici e storici.

Mi piacciono molto gli itinerari storici e oltre a questo riguardante la Prima Guerra Mondiale in Italia, sono stata anche in Normandia a visitare i luoghi dello sbarco della Seconda Guerra Mondiale.

E a voi piacciono gli itinerari storici?

13 commenti su “Nervesa della Battaglia: itinerario dei bunker del Montello”

  1. Bellissimo articolo! Grazie di averlo condiviso, a testimonianza del fatto che c’è molto da scoprire lontano ma anche vicino. Un abbraccio!

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  2. Avendo un ragazzo appassionatissimo di storia, ed in particolare quella militare, questa sarà sicuramente una tappa per una giornata fuori porta questa primavera, grazie per avermelo fatto scoprire 😀

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    • Prego! Penso che sia proprio questo il motivo per cui scriviamo, no? In realtà non è un itinerario molto lungo..(servirebbero più fondi per “recuperare” altre postazioni.. ma è molto carino. La zona comunque è ricca di monumenti legati alla Grande Guerra per cui penso che passerete una bella giornta! 🙂 Aspetto di leggere il tuo articolo e le tue opinioni

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    • Sei dalla provincia di Venezia, giusto? Beh se venite da queste parti per una gita domenicale, vi consiglio quest’itinerio.. magari dopo il pranzo in uno degli ottimi agriturismi…! Non è molto lungo, ma carino e suggestivo! 🙂

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    • Ciao Luca,
      scusa il ritardo con cui ti rispondo. L’itinerario del percorso lo puoi ricavare dalle informazioni che ho scritto nell’articolo e da questo link https://www.passeggiatetreviso.it/
      Il percorso non è molto segnalato (almeno non lo era fino a qualche mese fa), ma è possibile capire la direzione facilmente perché, lasciandoti sempre il Piave alla tua destra, i bunker non sono molto distanti tra di loro, e quando stai visitando un bunker, puoi scorgere quello successivo (o comunque seguire il percorso) e quindi comprendi la direzione. L’itinerario non è molto lungo comunque, e non ci si può proprio perdere! 🙂 Consulta anche la pagina Facebook “Montello il bosco dei Dogi” dove potresti trovare qualche informazione in più. Spero di esserti stata almeno un po’ d’aiuto. Per altre informazioni scrivimi pure. Martina

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    • È un fattore abbastanza soggettivo. Dipende un po’ quanto si decide di fermarsi per ogni bunker. Se si fa “una camminata veloce” partendo dal primo bunker, in 30/40 minuti si potrebbe anche aver finito. Se, invece, ci si sofferma a vedere i bunker con calma, si fa più un’esplorazione, ci si prende del tempo per vedere bene allora un’oretta e mezza, o più…

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  3. Vi devo ringranziare di vero cuore sono un pugliese cge da poco vive in Veneto mio nonno dalla Puglia fu mandato qui sicuramente con il battaglione ” Barletta ” peccato però ma lo devo dire sento quasi sempre parlare in quasi totalità di soldati Veneti e questo non credo che si giusto x tantissimi e tantissimi soldati di altre regioni che sono morti qui
    Che R.I.P.

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