Monte Cengio: itinerario tra storia e natura

Tra le caratteristiche della mia terra, il Veneto, c’è sicuramente quella di avere un meraviglioso patrimonio storico, e alcuni dei luoghi più significativi della Grande Guerra. Vi ho già parlato della bellissima escursione alle “52 Gallerie del Pasubio” dove potete ammirare le gallerie scavate nella roccia dal nostro Esercito durante la Prima Guerra Mondiale.
Oggi vi voglio parlare di un’altra passeggiata che potete fare nelle zone dell’Altopiano dei Sette Comuni (o Altopiano di Asiago): l’itinerario nella zona monumentale del Monte Cengio .

il Monte Cengio

Il Monte Cengio (1354 m s.l.m.) è un monte famoso per essere stato negli anni della Prima Guerra Mondiale un importante baluardo difensivo durante l’attacco sferrato dall’esercito austroungarico.

Situato nel Comune di Cogollo del Cengio (VI) l’itinerario sul Monte Cengio merita sicuramente una visita per l’importanza storica e i suoi bellissimi paesaggi naturalistici. Il percorso mi ha colpito molto per essere un bell’itinerario tra natura e storia a picco sulla Val d’Astico.

Itinerario sul Monte Cengio

L’escursione che potete fare qui non è difficile ed è adatta a tutti coloro che amano camminare, sono meno di 6 km che vi permetteranno di ritornare indietro nel tempo ripercorrendo alcune della tappe fondamentali della Prima Guerra Mondiale.
Potete parcheggiare la macchina a Piazzale Principe di Piemonte oppure spostarvi più vicino a Piazzale dei Granatieri dove si trova anche il rifugio.

Da qui inizia la zona monumentale del Monte Cengio dove potete intraprendere una facile passeggiata lungo la mulattiera con gallerie, costruita dall’Esercito Italiano. Il contesto storico  è quello del maggio/giugno 1916 durante quella che viene chiamata “Offensiva Primavera” o  “Strafexpedition”. La “Strafexpedition” o “Spedizione Punitiva”, è il violento attacco organizzato dall’esercito austro-ungarico, nel tentativo di irrompere verso la pianura.
Il sentiero costruito lungo le pareti rocciose del monte si trova a tratti a picco sulla Val d’Astico, mentre per altri è scavato all’interno della roccia, e quindi caratterizzato da gallerie.

Durante la Prima Guerra Mondiale, infatti,  gli austriaci miravano alla conquista del Monte Cengio, poiché ciò avrebbe concesso loro una facile via d’accesso alla pianura e alle città sottostanti.
La mulattiera permetteva alle nostre truppe di spostarsi in maniera rapida da un settore all’altro del Cengio, senza essere visti dagli austriaci.
Costruita dalla 93° Compagnia Zappatori del I Reggimento Genio, è denominata anche la Granatiera, in onore dei “Granatieri di Sardegna” che qui combatterono con coraggio contro gli austriaci, in difesa della patria.

A loro è dedicata anche la Chiesa dei Granatieri che trovate vicino vicino al Rifugio e al Piazzale dei Granatieri. Essendo zona teatro di aspre battaglie durante il percorso potete incontrare anche numerosi punti di interesse storico: trincee, gallerie, gallerie cannoniere, postazioni di artiglieria, punti di osservazione… .

La leggenda del “Salto del Granatiere”

Nel giugno del 1916 gli austriaci riuscirono a sferrare un forte attacco, e sfondata la linea di difesa italiana, iniziarono un combattimento corpo a corpo con il nostro esercito. Proprio da qui nasce la leggenda del “Salto del Granatiere”. La Leggenda narra di come i soldati italiani, impegnati in una dura lotta contro gli austriaci, preferirono gettarsi dal dirupo della montagna avvinghiati nella lotta con gli austriaci, andando entrambi incontro alla morte, piuttosto che arrendersi al nemico.

Camminando arrivate a Piazzale Pennella, Generale delle operazioni militari. Fermatevi qui un attimo per godere dell’ottima vista sull’Altopiano di Asiago, e per fare una piccola pausa prima di percorrere l’ultimo tratto di (dolce) salita e raggiungere la cima del monte.

Una volta arrivati in cima potete ammirare una grande croce fatti di tralicci di ferro e un altare commemorativo ai caduti. Qui potete anche godere di un bellissimo panorama, quindi prendetevi qualche minuto per ammirarlo, prima di scendere.
Il percorso mi ha colpito molto per essere un bell’itinerario tra natura e storia a picco sulla Val d’Astico.

Avete qualche itinerario storico che vi piace particolarmente e mi volete suggerire?

Qui vi lascio altri suggerimenti per escursioni da fare nell’Altopiano di Asiago:

3 commenti su “Monte Cengio: itinerario tra storia e natura”

  1. Vagare liberamente nella natura mi piace tanto, ma è altrettanto affascinante seguire questi itinerari storico-naturalistici, si impara tanto e si scoprono bellezze naturali 🙂

    Rispondi
    • Ciao Fabiana, grazie per il tuo commento che condivido appieno! Anche a me piace molto camminare in mezzo alla natura mi aiuta a liberare la mente… quando poi incontro queste bellissime escursioni che uniscono natura e storia mi innamoro proprio! Un bacione. A presto 🙂

      Rispondi

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

error: Content is protected !!