Taichung 台中
Ormai l’avete capito, in queste pagine mi piace molto parlare di mete insolite, poco conosciute e meno turistiche.
Durante uno dei miei ultimi viaggi nella bellissima isola di Taiwan, ho avuto modo di scoprire Taichung, una cittadina collocata nella parte centro-occidentale dell’Isola, ed è la terza città più grande di Taiwan.
Taichung è facilmente raggiungibile in treno da Taipei (Circa 45 minuti con il treno veloce. Costo del biglietto poco più di €10) oppure in autobus; in alternativa è dotata anche di un aeroporto internazionale.
Taichung è particolarmente famosa per il “Lago del Sole e della Luna” viaggio di cui vi ho già parlato in un precedente articolo.
Ecco come ho organizzato i miei due giorni a Taichung, alla scoperta di mete meno conosciute e meno turistiche, e meno ricercate. L’esperienza è stata stupenda tra storie di villaggi arcobaleno, campi di lavanda, e castelli in stile francese!
TAICHUNG – GIORNO 1
RAINBOW VILLAGE (Caihongjuan Village 彩虹眷村)
Quando negli anni Quaranta, il Partito Nazionalista Cinese lasciò la Cina (Repubblica Popolare Cinese) per rifugiarsi a Taiwan (ROC), due milioni di persone compresi soldati dell’esercito e le loro famiglie si ritirarono nell’isola di Taiwan. Il Governo di Taiwan decise allora di costruire dei piccoli villaggi, con abitazioni da destinare ai soldati e alle loro famiglie.
Le case erano state costruite con materiali poveri, e nel corso degli anni il degrado di questi villaggi aumentò sempre più, finché il Governo decise di demolirli, e di costruire dei nuovi palazzi e appartamenti da destinare alle famiglie. Questo è stato spesso motivo di proteste a Taiwan, le famiglie, infatti, si mostrano restie a lasciare la loro vecchia abitazione. Una delle più pacifiche ma famose forme di protesta nei confronti della distruzione di questi villaggi, è quella avvenuta al Rainbow Village a Taichung.
Qui Mr. Huang Yong-Fu (黃永阜) uno degli ultimi abitanti del villaggio ha deciso di intraprendere una forma pacifista di protesta che consiste nel dipingere e colorare, le mura dell’ormai piccolo villaggio, rendendolo un’opera d’arte.
Mr. Huang Yong-Fu, ora chiamato anche “Rainbow Grandfather” (彩虹爺爺) è un veterano dell’esercito, e questo era il villaggio dove ha vissuto per molti anni una volta rientrato dalla Cina. Non volendosi arrendere alla decisione del Governo ha deciso di ribellarsi rendendo colorate, piene di arte e di vita le mura del villaggio. Queste opere hanno ora reso famoso il villaggio, e sembra che la sua demolizione possa essere per ora evitata.
Il villaggio attualmente è molto piccolo, la visita è breve. Io sono arrivata qui in autobus, con il n° 30, circa 45 minuti di viaggio dal centro di Taichung. Altri autobus che arrivano fino a qui 27-29-40-89-99 (Chiedete aiuto in hotel sulla linea più pratica per voi). Altrimenti in taxi penso che il costo sia attorno a 250 TWD .
Qui avete al possibilità di parlare con Mr Huang e di sentire ala sua diretta esperienza. Inoltre in questa zona della città, anche al di fuori di questo piccolo villaggio, potete ammirare spaccati di quotidianità e di vita di tutti i giorni degli abitanti
TUNGHAI University (東海大學)
Da qui per “pochi spicci” ho preso un taxi per andare a visitare la Taichung University. (Ammetto di aver provato a prendere anche l’autobus, ma non capendo bene dove e quando cambiare, mi sono ritrovata in mezzo al nulla, quindi alla fine ho scelto per l’opzione forse di poco più costosa, ma più sicura del taxi). Nel giro di una decina di minuti sono arrivata all’Università, prima di entrare nel campus, potete perdervi nelle stradine della piccola cittadina ricca di ristoranti, bubble tea e piccoli negozietti tutto abbastanza “cheap”, perché a portata di un budget da studente. L’Università, fondata negli anni Cinquanta grazie a dei missionari Cristiani, è famosa per il suo campus immerso nel verde, e per la Cappella Luce. Ho avuto modo di ammirare la Cappella in primavera inoltrata, e non ho potuto che rimanerne affascinata: situata nel centro di un verde prato, era circondata dal rosso degli alberi, da un cielo un po’ grigio e da studenti neo laureati che si facevano qui le foto con amici e parenti.
Dopo aver visitato il campus, il suo piccolo lago ed essermi persa tra le librerie, biblioteche e i numerosi dipartimenti, era momento di tornare a casa.
Cena consigliata in uno dei migliori posti dove mangiare i dumpling, i famosi ravioli cinesi: Din Tai Fung, una catena famosa per i ravioli in cui potete testarne moltissimi tipi. Consigliatissima! www.dintaifung.com
TAICHUNG – GIORNO 2
XINSHE CASTLE or SUMMIT CASTLE RESORT
Molto più intensa come giornata rispetto al primo giorno. L’itinerario di oggi comprendeva una puntatina veloce al Carton village (Carton King), una piccola attrazione turistica dove tutto era di cartone, e attraverso carta riciclata e nel rispetto dell’eco sostenibilità sono state riprodotti gli edifici più famosi al mondo tra cui Torre Eiffel, la Torre di Pisa,mulini a vento olandesi…
Dopo una veloce visita a questo piccolo villaggio, ho proseguito verso una delle mete più attese: Xinshe Castle.
Immerso nel verde, circondato da un laghetto e da piccole cascate, questo luogo sembra trasportavi in Francia.
Il castello si trova nella cima di una collina ed è circondato da alberi e giardini, questo vi permetterà di godere momenti di relax, camminando tra ponti in legno e cascate. Una parte del Castello è adibita a cantina vinicola e a ristorante.
Non si conosce bene l’origine di questo Castello, nemmeno nel sito internet ufficiale si possono leggere chiare notizie in merito, forse è stato costruito come mera meta turistica, ma in qualunque caso vale la pena spendere un po’ di tempo qui lontani dal traffico della città immersi nei giardini colorati, accompagnati dal rumore dell’acqua delle cascate.
Oltre alla presenza di un bar e di un ristorante sono presenti anche dei tavolini e delle aree dove è eventualmente possibile sedersi, mangiare qualcosa e rilassarsi.
Costo biglietto per adulti: 250TWD
LAVENDER COTTAGE 薰衣草森林
Questo bellissimo Cottage immerso nei campi di lavanda è stato fondato da due ragazze taiwanesi, che hanno lasciato il loro lavoro a Taipei per inseguire il sogno di costruire un Cottage immerso nei campi di lavanda. Così agli inizi degli anni 2000 le due ragazze hanno lasciato il lavoro per acquistare un terreno in cima ad una collina, in un’area remota lontana dalla città di Taichung dove all’epoca non c’era nemmeno il telefono.
Inutile dire che quando ci si mette impegno e passione, il risultato non può che essere stupendo. Attualmente il cottage si trova immerso nel verde dei campi non solo di lavanda ma anche di altre piante. Qui vengono anche coltivati fiori, frutti e verdure, e le due ragazze sono ora supportate da un piccolo team di giovani, che le aiutano loro nella produzione di prodotti artigianali come gelati, tisane, … e molto altro.
Mi sarei persa qui per ore, a camminare accompagnata dal profumo di fiori, dall’aria pulita e fresca e da paesaggi stupendi. Un piccolo consiglio che do è quello di assaggiare il loro gelato artigianale, fatto con i prodotti da loro coltivati, io ho assaggiato gusto lavanda e gusto menta.. era buonissimo!
La parte bella di questa visita è che avete la possibilità di parlare con gente del posto, di vedere i ragazzi all’opera di fare loro domande e di entrare in contatto con loro. Sono tutti gentilissimi, e si mostrano sempre più contenti e volenterosi di voler rispondere alle vostre domande, e di spiegarvi tutto.
So benissimo che questo non era il periodo migliore per vedere la fioritura della lavanda, ma l’atmosfera che ho respirato in questa piccola tenuta è stata fantastica. Dal ristornate con tutti i prodotti bio, al percorso che è possibile fare nel mezzo del verde per vedere la coltivazione e la fioritura dei diversi tipi di fiori. Ma la parte che più mi ha fatto innamorare di questa visita, è stata la scoperta dell’albero dei desideri. Esplorando tutta la tenuta, infatti, si può notare che in cima ad una collinetta è stato piantato l’albero dei desideri. Qui tutti i visitatori hanno la possibilità di prendere un cartoncino a forma di foglia e di scriverci un desiderio e di appendere la foglia ad un ramo dell’albero.
A me è piaciuta molto quest’ultima visita…l’atmosfera che si può respirare in questo cottage è davvero speciale, sembra di essere in un altro pianeta, tutto sembra essere più tranquillo. Quando si arriva in cima alla collinetta e si vede l’albero dei desideri con le foglie del desiderio sventolanti, ho sentito subito un senso di libertà.
Io mi sono innamorata…sarei rimasta qui per sempre. Voi conoscete altri posti come questo?
Mi stai facendo innamorare di questi posti! Devono essere fantastici!
Katia
Grazie mille Katia. Io di questi posti mi ci sono innamorata e non riesco proprio a dimenticarmeli! Spero che un giorno tu possa avere l’occasione di vederli 😉 Grazie mille di esser passata! a presto
Magari conoscessi posti come questo! Più leggo i tuoi racconti, più mi stai facendo pentire di non aver dedicato tempo a Cina e dintorni… Proponi sempre itinerari nuovi e intriganti poi… bellissimo davvero e tu sei proprio brava!
Grazie mille 🙂 sempre molto gentile! a me piace esplorare nuovi itinerari! (P.s. congratulazioni anche voi per il matrimonio e un bacione) 😉
Ma quanto è bello l’albero dei desideri?! E tutta quella natura che cresce rigogliosa… una boccata d’aria fresca in un continente dove non sempre l’aria fresca è respirabile!
Chissà quando riusciremo ad andare anche noi, sembra fantastico! <3
esatto… una boccata d’aria pulita e fresca lontano da smog, traffico e auto. Una giornata a contatto con la natura… spero riusciate anche voi a programmare al più presto, sono sicura che ci saranno dei posti che rimarranno anche a voi nel cuore! Grazie mille una bacione! 🙂
Non ho mai preso in considerazione Taiwan per uno cei miei viaggi, ma devo dire che il tuo articolo mi ha quasi fatto cambiare idea!
Io ci sono andata due volte negli utlimi anni e mi ha sempre colpita. Se ne avrai occasione ti consiglio davvero un viaggio lì, paesaggi, monumenti, arte, storia… ne rimarrai incantata! 🙂
Tra i tuoi viaggi mi ha colpito subito Taiwan perchè è una meta piuttosto insolita, poi quando ho letto la prima frase di questo articolo di mete poco conosciute e poco turistiche mi sono praticamente illuminata perchè siamo esattamente sulla stessa lunghezza d’onda! inutile dirti che in questo paesino di cui parli ci andrei tipo domani e poi l’albero dei desideri <3 …meraviglia! Di simile ricordo un posto sulle Alpi Giapponsi in cui si attaccavano dei cartoncini all'albero, e anche in un tempio in Malesia!