Sole, mare, uno splendido patrimonio storico e architettonico e ottimo cibo: questi sono gli ingredienti principali per un viaggio in Sicilia. A tutto questo si unisce anche l’ospitalità, l’accoglienza e la gentilezza dei suoi abitanti che sono in grado di rendere il soggiorno nell’isola davvero indimenticabile. Considerata l’isola più estesa del Mar Mediterraneo, la regione Sicilia comprende l’isola più grande omonima e diverse altre isole e arcipelaghi. Per molti il primo incontro con la Sicilia avviene con la città di Palermo, capoluogo dell’isola e città dalla lunga storia. Da Palermo è poi possibile sposarsi in auto alla scoperta del territorio per un soggiorno ricco di emozioni, paesaggi mozzafiato e sapori autentici. Le cose da vedere in Sicilia, però, sono tante e, quindi, è necessario fare un’attenta selezione e disegnare un itinerario in linea con i vostri interessi e curiosità.
Ecco, quindi, un itinerario di sei giorni da fare in auto alla scoperta della Sicilia occidentale!
Come raggiungere la Sicilia in auto o in aereo
Per un itinerario on the road della Sicilia occidentale il punto di partenza migliore è senza dubbio la città di Palermo. Palermo ospita l’aeroporto internazionale Falcone e Borsellino, conosciuto anche come Punta Raisi, o in alternativa si può raggiungere l’isola in auto tramite i traghetti. Il traghetto offre la libertà di esplorare l’isola con il proprio mezzo, mentre l’aereo garantisce un viaggio più veloce ma poi è necessario prendere in loco un’auto.
Per chi parte dal nord e dal centro Italia la scelta migliore è senza dubbio un viaggio in nave da Livorno a Palermo con la possibilità di imbarcare il proprio veicolo. In questo modo una volta arrivati sarà più veloce e semplice partire subito alla scoperta dell’isola! A bordo della nave, inoltre, è presente tutto il necessario per avere viaggio confortevole: cabine interne ed esterne, bar e ristorante.
Itinerario della Sicilia occidentale in auto di 6 Giorni
Quello che ho fatto io è un itinerario di sei giorni alla scoperta dell’isola partendo da Palermo e toccando altre località della Sicilia Occidentale.
Tappe: Palermo, Riserva dello Zingaro, Erice e Trapani, Marsala e Selinunte.
È un percorso ad anello di circa 500 km. Con un giorno in più a disposizione o volendo fare modifiche suggerisco di inserire la visita alla bellissima cittadina di Cefalù
Giorno 1 – Palermo
Arrivati in traghetto a Palermo il viaggio comincia esplorando i monumenti storici della città come la Cattedrale e il Teatro Massimo. La storia di Palermo affonda le sue radici in epoche antiche dato che da qui sono passate numerose civiltà che hanno lasciato testimonianze molto importanti. Dopo i romani e bizantini, infatti, sono arrivati gli arabi. A seguire Palermo è diventata territorio dei Normanni e poi parte del Regno delle Due Sicilie, rimanendo sempre un crocevia di culture e religioni.
Punto di partenza è senza dubbio la Cattedrale di Palermo, un simbolo della città, con una storia ricca di trasformazioni e influenze culturali. Ammirando l’edificio, infatti, è possibile notare un mix di stili islamici e romanici, frutto della convivenza di diverse civiltà. I suoi interni colpiscono per le numerose decorazioni e le opere d’arte ma anche per i mausolei di molti re, tra i quali spicca quello di Federico II. Una storia molto simile è capitata al Palazzo dei Normanni, oggi sede dell’Assemblea regionale della Sicilia. Pezzo forte del sito è senza dubbio la Cappella Palatina costruita per volere di Ruggero II di Sicilia e dichiarata Patrimonio UNESCO per le sue fattezze. Colpiscono, qui, non solo i preziosi mosaici ma anche i pavimenti in stile cosmatesco e i soffitti riccamente decorati.
Vicino a Palazzo dei Normanni si trova il Castello della Zisa, costruito dai normanni come dimora estiva considerata un capolavoro dell’architettura e dell’ingegneria dell’epoca. Il suo nome deriva dell’arabo al-Aziza che significa “splendido, glorioso”. All’interno, infatti, vanta decorazioni arabe e normanne ma anche un avanzato sistema di ventilazione e aerazione
Altre due tappe da fare per la bellezza dei loro interni sono la Chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio con i mosaici bizantini considerati tra i più antichi dell’isola e la Chiesa e Monastero di Santa Caterina decorata secondo lo stile barocco. Un tour della città non è completo senza aver fatto un giro dei suoi tre mercati storici principali dove poter assaggiare ottimi prodotti locali. Siti nel cuore della città, i mercati da visitare sono: il Capo, la Vucciria e Ballarò, considerato il più antico e il più caratteristico della città.
Notte: a Palermo
Giorno 2 – Monreale
L’itinerario della Sicilia occidentale continua con Monreale. Tappa da fare assolutamente è il Duomo di Monreale, un capolavoro dell’arte barocca che per combina al suo interno anche influenze arabe e bizantine. Già dall’esterno l’edificio religioso colpisce per la sua maestosità ma poi una volta dentro si viene colpiti dai suoi mosaici bizantini, dai soffitti in legno e dai monumenti funebri reali. In particolare, percorrendo la grande navata centrale della chiesa si può raggiungere l’abside dove si trova rappresentato Cristo Pantocratore. Terminata la visita al Duomo consiglio di dirigersi verso il Parco del Belvedere, un giardino con una terrazza panoramica che regala una vista meravigliosa su tutto il territorio circostante.
Se rimane tempo dopo la visita a Monreale è possibile tornare a Palermo per qualche ora di relax presso la spiaggia di Mondello, in alternativa consiglio di partire verso la terza tappa: la Riserva dello Zingaro.
Notte: nelle vicinanze della Riserva dello Zingaro
Giorno 3 – Riserva dello Zingaro e Tempio di Segesta
Un soggiorno presso la Riserva dello Zingaro è l’ideale per immergersi nella natura incontaminata o rilassarsi nelle splendide spiagge. Con i suoi 1650 ettari di paesaggi incontaminati, questa riserva è una tappa imperdibile durante una visita della Sicilia occidentale. Si può cominciare con il Museo della Riserva dello Zingaro che offre un’interessante esposizione di reperti naturalistici e informazioni sulla biodiversità del territorio. I musei della zona sono comunque tanti e coprono diversi settori e interessi.
Tra le principali attrazioni della Riserva dello Zingaro ci sono le sue splendide spiagge come Cala dell’Uzzo e Cala Capreria, due baie incantevoli ideali per una giornata di relax al sole e un tuffo nelle acque cristalline del Mar Tirreno. Uno dei punti più suggestivi della zona è la Grotta dell’Uzzo, un complesso sistema di grotte carsiche che racchiude testimonianze della presenza umana fin dall’età del bronzo. Esplorare queste grotte è davvero meraviglioso, tra antichi reperti archeologici e stalattiti millenarie.
La Riserva, però, non è solo mare: i suoi sentieri escursionistici offrono un’esperienza unica per gli amanti del trekking, tra boschi di lecci profumati, panorami mozzafiato e una ricca varietà di flora e fauna. L’itinerario più noto è quello che collega l’ingresso di Scopello (a Sud) a quello di San Vito Lo Capo (a Nord). Si estende per 7 km ed è percorribile da tutti. Sono presenti anche altri sentieri con diversi livelli di difficoltà e lunghezza, alcuni sono davvero impegnativi e consigliati solo ad escursionisti esperti e allenati.
Le città in zona dove è meglio soggiornare sono quelle che garantiscono l’accesso al parco: San Vito Lo Capo e Scopello, che sono due splendidi villaggi della costa ricchi di fascino e tradizioni. Qui, immergetevi nella cultura locale e assaggiate gli ottimi piatti della cucina siciliana per lo più a base di pesce come il cous cous, la pasta con le sarde, la caponata e il caldo-freddo, un dessert per veri golosi.
Infine, a poca distanza dalla Riserva si trova anche il tempio di Segesta costruito tra il 430 e il 420 a.C. in stile dorico con quattordici colonne sui lati lunghi e sei sui lati brevi. La costruzione si presenta priva di cella e di copertura e pare che i lavori di costruzioni non siano mai stati completati. Il tempio era dedicato ad Afrodite Urania.
Giorno 4 – Trapani
La mattina del quarto giorno partendo da San Vito lo Capo (o anche da Scopello) in meno di un’ora si può raggiungere la città di Trapani. Questa incantevole località portuale della Sicilia occidentale offre un mix affascinante di storia, cultura e bellezze naturali. Il suo centro storico si visita a piedi, ed è caratterizzato da stradine strette circondate da palazzi barocchi e splendide chiese.
L’ingresso alla zona più antica avviene con Porta Oscura che distingue il limite tra i quartieri più storici e la parte costruita dopo l’espansione aragonese. Sulla parte superiore della Porta c’è un bellissimo Orologio Astronomico che indica il susseguirsi delle stagioni ma anche delle fasi lunari.
Tra le principali attrazioni culturali di Trapani spicca il Museo Pepoli, che ospita una vasta collezione di reperti archeologici e opere d’arte che raccontano la storia della città e del suo territorio. Da non perdere anche la Chiesa del Purgatorio con le sue statue lignee che rappresentano i Misteri della Passione di Cristo e sono considerate un capolavoro dell’arte sacra.
La scoperta del patrimonio della città può continuare con la visita alla Cattedrale di San Lorenzo Martire le cui origini risalgono al XII secolo ma poi l’edificio è stato più volte ristrutturato e trasformato. Nella zona del lungomare, invece, spicca la Torre di Ligny, una fortezza del XVII secolo che poi è stata convertita in faro mentre oggi ospita il museo della preistoria.
Giorno 4 – Il borgo di Erice, perla della Sicilia occidentale
Nel pomeriggio tappa imperdibile è la cittadina di Erice, incantevole borgo di origine medievale situato sulla cima del monte omonimo che domina la costa occidentale della Sicilia tra il Golfo di Trapani e le isole Egadi. La sua storia affonda le radici nell’antichità ma è nel Medioevo che Erice diventa un importante centro. Per raggiungere la città si può optare per una suggestiva strada panoramica tra uliveti e vigneti oppure usufruire della comoda funivia che parte da Trapani e regala un panorama mozzafiato sulla città.
Una volta giunti a Erice ci si trova immersi in un mondo quasi fiabesco fatto di viuzze lastricate, antichi palazzi e chiese romaniche. Tra le principali attrazioni da non perdere ci sono il Castello di Venere, un’imponente fortezza normanna che offre panorami mozzafiato sulla costa sottostante, e la Chiesa Matrice, un gioiello architettonico risalente al XIV secolo.
Gli amanti della natura e delle attività all’aria aperta, invece, possono trovare a Erice il punto di partenza ideale per escursioni e passeggiate lungo i sentieri che attraversano il Monte; molti di questi itinerari regalano non solo un contatto diretto con la natura incontaminata della Sicilia occidentale ma anche una stupenda vista sulla costa.
Notte: a Trapani
Giorno 5 – Marsala e le saline della sicilia occidentale
Trapani è collegata con Marsala tramite la famosa Strada delle Saline, un percorso di quasi 30 km che regala paesaggi unici su questa zona. È un viaggio che va fatto con calma fermandosi di tanto in tanto per fare splendide fotografie e ammirare sia le numerose torri costiere sia i mulini a vento. Lungo la strada, ad esempio, è ancora attivo il Mulino delle Saline Ettore e Infersa che è stato ristrutturato e si può ammirare in funzione. Un’idea può essere anche quella di raggiungere la Riserva dello Stagnone parcheggiare l’auto e poi girare in bici alla scoperta della zona oppure fare un tour della costa in catamarano.
Arrivati a Marsala consiglio di esplorare le cantine locali e gustare un bicchiere di vino locale accompagnato da dolci tipici come i “genovesi” e i “cassatelle”. Le cantine più storiche sono la Cantina Florio, aperta dal 1833 da Vincenzo Florio, e la Cantina Pellegrino.
Le cose da vedere in città sono molte partendo dalla cinta muraria risalente al XVII con ancora alcune delle possenti porte. All’interno delle mura, nella zona più storica, si trovano il Duomo (o Chiesa Madre) dedicato a San Tommaso Becket e il vicino Mercato Centrale, uno dei più vivaci della zona. Gli appassionati di musei, invece, non possono perdersi il Museo Garibaldino e il Museo degli Arazzi.
Gli amanti della vita all’aria aperta possono optare per una visita all’Isola di Mozia, caratterizzata da un ricco patrimonio storico e archeologico. Questa, infatti, era sin dal tempo dei fenici un avamposto e un porto molto importante e di quel periodo si possono ancora ammirare testimonianze e rovine.
Notte: a Marsala
Giorno 6 – Selinunte
Ultima tappa da raggiungere in questo itinerario della Sicilia occidentale è Selinunte, dove si trova il parco archeologico più grande d’Europa. Ora questo è parte del territorio comunale di Castelvetrano.
Esteso su circa 270 ettari, il Parco archeologico di Selinunte ospita le rovine di una vera e propria città antica. Questa era composta da vari quartieri, tra i quali spiccano l’Acropoli, dove sorgevano templi e fortificazioni, la Collina di Manuzza a nord dell’Acropoli dove si trovava l’Agorà e la Collina Orientale fuori le mura dove sorgono i tre grandi templi.
Per chi vuole ritagliarsi del tempo in spiaggia si può recare presso gli splendidi arenili di Triscina e Marinella.
Notte: a Selinunte oppure rientro a Palermo (Selinunte – Palermo sono meno di 120 km).