L’escursione a Cima Vezzena, che è conosciuta anche come Pizzo di Levico, o Piz de Levico, è una bellissima escursione che permette non solo di ripercorrere parti di strade militari costruite durante la prima guerra mondiale, ma anche di ammirare panorami bellissimi sull’Altipiano di Asiago .
Escursione a Cima Vezzena
L’escursione è uno di quei itinerari tra storia e natura che ci piacciono tantissimo. Il percorso non è difficile ma ha un buon dislivello. Lungo l’itinerario però non si trovano né fontane né rifugi quindi portate con voi dell’acqua e anche qualcosa da mangiare.
INFORMAZIONI
- Punto di partenza: Passo di Vezzena (1.402 m s.l.m.)
- Percorso: Passo Vezzena – Forte Verle – Cima Vezzena (Piz di Levico)
- Segnavia: SAT 205
- Lunghezza del percorso: 8 km circa in totale. (Dipende da quale percorso scegliete di salire e scendere)
- Dislivello: 540 m circa
- Altitudine massima: 1.908 m s.l.m
Il percorso dell’escursione a Cima Vezzena
Abbiamo iniziato la nostra escursione a Cima Vezzena parcheggiando l’auto a Passo Vezzena, lungo la strada che collega Asiago e Lavarone. Da qui è iniziato il nostro itinerario a piedi seguendo le indicazioni verso Cima Vezzena SAT 205.
L’inizio del percorso è molto dolce tra prati verdi, campi e malghe. Dopo circa un chilometro si passa vicino al Forte Verle o Busa Verle, un ex fortezza austroungarica.
Si prosegue su questa strada asfaltata circondati dal verde e anche da animali al pascolo. Non ci si può sbagliare, percorsi circa 2km dall’inizio del percorso si arriva al primo bivio. Qui potete fare una scelta:
- prendere la strada più breve, ma più pendente. Tempo: 1.30
- prendere la strada più lunga ma che sale molto più dolcemente. Tempo: 2.30 circa
Noi abbiamo deciso di salire per la strada più lunga ma meno ripida. Questa strada si snoda all’interno di un bosco che ci permette di salire all’ombra degli alberi, in tutta tranquillità.
Dopo meno di due chilometri vi troverete davanti ad un altro bivio, e voi dovete prendere a sinistra la strada militare austroungarica E7, che sale verso la cima, e porta come indicazione Pizzo di Levico o Cima Vezzena.
Questa strada militare dopo diversi tornanti (e diversi chilometri) vi permetterà di arrivare in cima e di godere di un bellissimo panorama.
Cima Vezzena o Pizzo di Levico
Una volta arrivati in cima il panorama che potete ammirare è davvero meraviglioso. Raggiunta la cima a 1908 metri vi troverete davanti un forte austriaco della Grande Guerra conosciuto come Forte Cima Vezzena. Il forte, costruito nel 1907, è conosciuto come l’Occhio degli Altipiani e, data la sua posizione, non poteva essere dotato di armamento pesante ma era un luogo preposto all’osservazione.
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Data la sua strategica posizione ed essendo un forte scavato proprio sulla roccia, questo forte aveva solo una funzione di osservatorio. Da qui, infatti, era possibile avere un’ottima vista sull’altopiano di Asiago e sulla Valsugana. In questa postazione erano presenti solamente postazioni per mitragliatrici e una torretta di osservazione.
Proprio per la sua posizione il forte riuscì sempre a resistere, e a nulla servirono i ripetuti attacchi italiani inflitti nel maggio 1915.
La facciata del forte rivolta verso Levico è ancora intatta, mentre l’altro lato rivolto verso l’altopiano è praticamente distrutto.
L’attenzione e lo stupore di tutti sono catturati, però, dal bellissimo panorama che si può ammirare da lassù.
Hanno costruito anche una postazione di osservazione, dove si vedono i laghi di Levico e di Caldonazzo. Ma non solo, si vedono anche Cima Portule e Cima Mandriolo.
Il ritorno dall’escursione può essere fatto o prendendo la stessa strada dell’andata (lunga ma meno pendente) o prendendo la via più diretta, più breve ma più ripida. Noi in discesa abbiamo preso questa strada più veloce che, anche se nel primo tratto è molto ripida, si snoda poi in mezzo al bosco.
La discesa in mezzo al bosco non è difficile, ed è bello camminare in mezzo alla foresta. Non ci siamo, così, nemmeno resi conto di essere arrivati a fine percorso.
Altre informazioni
Questa è stata una bellissima escursione tra storia e natura, non difficile anche se non si è molto allenati.
Consiglio di portarsi dell’acqua e magari qualche snack, perchè lungo il percorso non ci sono fontane, né rifugi, nemmeno una volta arrivati in vetta. Dovete essere autosufficienti per poter salire e scendere.
Parti del percorso possono essere particolarmente esposte al sole, quindi, in estate meglio avere un cappellino e anche della crema solare. I bastoni da montagna possono essere utili e possono aiutarvi in determinati tratti lungo il percorso.
Altre escursioni che abbiamo fatto tra storia e natura nella zona, sono:
Questa è una zona molto ricca di sentieri e percorsi dove poter fare escursioni e trekking, dove si possono fare molte camminate in sentieri della Grande Guerra.
Se cercate un posto dove poter dormire o mangiare qualcosa potete fermarvi all’Hotel Ristorante Vezzena, in alternativa su Booking potete trovare moltissime strutture molto carine e ospitali.
Un grazie speciale a Stefania e Andrea che ci hanno accompagnato durante quest’escursione e ci hanno fatto scoprire questo bellissimo itinerario!
La nostra bella Italia è ricca di posto davvero meravigliosi. Questo mi era del tutto sconosciuto.
Spero di riuscire la prossima estate a fare le vacanze in montagna per fare percorsi ed escursioni come questa.
adoro la montagna il suo spettacolare paesaggio, lo skyline e i suoi profumi. meravigliosa questa meta!
Ci stiamo appassionando di gite in montagna e mi sembra davvero bello! Ci piacerebbe fare una vacanza estiva cosi
I tuoi post, Martina, mi ricordano sempre i luoghi in cui andavo un milione di anni fa e dove non torno da troppo tempo. Quell’escursione è stata una delle protagoniste di un campo scout davvero memorabile per me.