Cosa vedere a Istanbul in tre giorni: 10 tappe da non perdere

Istanbul, Costantinopoli o Bisanzio è una città dalla storia millenaria, un vero e proprio incrocio di culture e religioni. Considerata la città più popolosa della Turchia, Istanbul è anche il principale centro finanziario della nazione. Divisa tra il Mar Mediterraneo e il Mar Nero, tra Europa e Asia, Istanbul è l’unica metropoli al mondo appartenente a due continenti. Una città globale che vanta mille sfaccettature. Istanbul è una città che ha segnato a lungo la nostra storia dato che è stata capitale di tre importanti regni: prima dell’Impero Romano, poi di quello Bizantino e infine di quello Ottomano.  

Fondata dai greci e distrutta dai romani, Istanbul ha visto un periodo molto florido durante il regno di Costantino I Il Grande che qui ha voluto fondare attorno al 324 d.C. una “Nuova Roma” a cui ha dato il nome di Costantinopoli, ovvero città di Costantino. Proclamata capitale dell’Impero Romano d’Oriente, Costantinopoli è stata costruita come Roma su sette colli e il centro storico ospitava il Palazzo dell’Imperatore e la Chiesa di Santa Sofia voluta da Costantino II.

Dopo anni di dominazione bizantina la città è stata per lungo tempo dominata dagli Ottomani che hanno messo Istanbul nuovamente al centro di un’importante trasformazione culturale e religiosa. Il 29 ottobre 1923 Mustafa Kemal Atatürk ha proclamato la Repubblica di Turchia e da quel momento Ankara è stata nominata capitale. Situata in una posizione strategica sullo stretto del Bosforo, Istanbul è stata per secoli un importante centro commerciale ed economico.

Cosa vedere a Istanbul

Camminando per la città noterete riflessa la storia e la cultura dei diversi popoli che l’hanno vissuta e governata. Accanto ad eleganti moschee sono presenti edifici in stile bizantino, storici palazzi, strutture genovesi, antiche chiese e alcune sinagoghe. La maggior parte delle attrazioni si trovano nell’area di Eminönü che è il vero cuore della città. Questa è la zona più storica in cui sono sorte prima l’antica Costantinopoli e poi la città Bisanzio. In particolare, nell’area di Sultanahmet ci sono il Palazzo Topkapi, la Moschea Blu (Sultanahmet Camii) e Santa Sofia (Aya Sofya).

Le aree storiche di Istanbul dal 1985 sono state proclamate dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità.

Santa Sofia

Nella lista “cosa vedere a Istanbul” non può di certo mancare Santa Sofia, uno degli edifici simbolo della città. Quello che ora possiamo ammirare è uno splendido edificio religioso voluto dall’imperatore Giustiniano e consacrato come Basilica nel 537.

In precedenza, qui erano già state costruite due basiliche che sono andate però distrutte a causa di incendi. Giustiniano ordinò costruire una nuova basilica più maestosa rispetto a quelle precedenti è così che Santa Sofia è diventata uno dei più importanti esempi dell’architettura bizantina.

Dedicata a Sofia (che in greco significa saggezza), la chiesa è stata consacrata come Basilica cristiana e solo nel 1453 con l’arrivo degli ottomani è stata tramutata in moschea. Santa Sofia è rimasta moschea fino al 1931, quando è stata sconsacrata e adibita a museo dal presidente Atatürk. Nel 10 luglio 2020, Santa Sofia ha cambiato nuovamente status ed è tornata ad essere una moschea aperta al culto islamico.

Santa Sofia si presenta come un vero e proprio gioiello dato che per la sua realizzazione sono stati fatti arrivare materiali da tutto il mondo. Ciò che più colpisce all’interno sono le decorazioni e mosaici. In particolare, sono ritratti gli arcangeli Gabriele e Michele, alcuni santi orientali, profeti e padri della Chiesa e un’immagine di Cristo nella cupola centrale. Purtroppo, però, secondo la religione islamica sono proibite le immagini all’interno del tempio, per cui queste sono state coperte da dei teli.

ATTENZIONE: L’ingresso alla Moschea di Santa Sofia NON è PIÙ GRATUITO. Da inizio 2024 è previsto il pagamento di un biglietto di ingressoo Bisogna, inoltre, rispettare alcune regole sull’abbigliamento: le donne devono avere capo e spalle coperti, pantaloni o gonne lunghi almeno fino al ginocchio. Prima di entrare è richiesto di toglieresi le scarpe.

Palazzo Topkapi

Con la conquista della città da parte degli ottomani, il sultano Maometto II aveva deciso di costruire un palazzo in cui stabilire la propria residenza. Il Palazzo Topkapi è stato inaugurato nel 1465 ma poi è stato ampliato nel corso dei secoli. Il complesso si estende all’incirca per 700.000 metri quadrati, vanta diversi edifici e cortili e numerosi edifici. Di grande interesse le sale d’armi, le cucine, il museo Museo Archeologico e la tesoreria imperiale.

La Tesoreria custodisce alcuni degli oggetti più preziosi del mondo come un celebre diamante a forma di goccia del peso di 88 carati o la Daga Topkapı, che si dice essere l’arma più cara del mondo dato che stata fabbricata in oro con smeraldi incastonati. Da non perdere la visita all’Harem dove risiedevano le mogli del sultano, le sue amanti e le figlie. Consiglio vivamente in questo caso di fare una visita guidata per comprendere al meglio la storia di questo maestoso palazzo e tutte le vicissitudini e di acquistare online i biglietti in anticipo.

Moschea Blu

La Moschea Blu (o Sultan Ahmet Camii) è una delle più famose moschee di Istanbul. L’edificio religioso è stato costruito attorno al 1616 dal sultano Ahmed I ed è proprio da lui che prende il nome quest’area di Istanbul nota come Sultanahmet. Dato che non aveva ottenuto importanti vittorie militari, il sultano Ahmed I decise di costruire una grande moschea a Istanbul per confermare il suo potere.

Per la realizzazione della moschea Ahmet non utilizzo il proprio denaro personale come era solito avvenire all’epica ma utilizzò il denaro pubblico provocando però grande dissenso. La moschea è stata costruita in posizione centrale di fronte a Santa Sofia e vicina all’ippodromo e al Palazzo Reale.

Il nome “Moschea Blu” deriva dalle oltre 20.000 piastrelle di ceramica turchese che sono state utilizzate al suo interno, in particolar modo nella cupola. Inoltre, oltre 200 finestre permettono alla luce di entrare e di riflettersi nel turchese delle maioliche creando un’atmosfera davvero particolare.

Una particolarità: la Moschea Blu è anche l’unica ad avere ben sei minareti e viene superata in questo solo dalla moschea della Kaʿba, a La Mecca che ne ha sette.

Cisterna Basilica

La Cisterna è una grande serbatoio d’acqua sotterraneo che era stato fatto costruire dall’imperatore Giustiniano I attorno al 532. per rifornire il Gran Palazzo. Il nome “cisterna basilica” deriva dal fatto che è stata realizzata nel luogo che in precedenza ospitava una basilica.

All’interno della cisterna ci sono 336 colonne, alte all’incirca 9 metri, che sono stilisticamente molto diverse perché per costruirle è stato usato materiale di recupero da altri edifici. Tra i pilastri presenti due in particolare attirano l’attenzione dato che alla loro base è presente la testa di Medusa, la figura mitologica greca.

Gran Bazar e Bazar delle spezie

Grand Bazar

Il Grande Bazar d’Istanbul sembra sia stato aperto durante la dominazione ottomana e dopo secoli è ancora in attività. Il bazar si trova poco distante da Santa Sofia, è al coperto e ospita numerosi negozi. Dai gioielli ai vestiti, dai tessuti al cibo presso il Gran Bazar è possibile acquistare ogni genere di oggetto e souvenir: ci sono migliaia di negozi all’interno e dovete essere pronti a contrattare.

 A me personalmente non è piaciuto molto perché molto caotico e non ho trovato molto poco di autentico, ci sono però molte bancarelle che vendono beni di marchi contraffatti.

Consiglio però di visitare la moschea che si trova vicino, la Nuruosmaniye Camii. (L’entrata è gratuita e per le donne è necessario avere il velo).

In centro si trova anche il Bazar delle spezie molto più piccolo e tranquillo, dove è possibile trovare acquistare spezie e molti altri oggetti tipici. Il Bazar si trova proprio vicino alla Moschea Blu. Qui sarete sommersi dall’odore delle spezie e dai profumi dei cibi tipici. Qui è possibile acquistare anche frutta secca, caffè turco, tè e qualche ottimo dolcetto come la famosa Baklava.

Ippodromo di Costantinopoli

Sentirete spesso parlare dell’Ippodromo di Costantinopoli, ma in realtà dovete sapere che questo ora non esiste più. Un ippodromo lungo all’incirca 400 metri e largo 130, era stato voluto da Costantino quando aveva deciso di fondare qui “la nuova Roma”. Con l’arrivo degli Ottomani l’ippodromo assunse anche la funzione di luogo di incontro per gli assembramenti politici. L’ippodromo al giorno d’oggi è un grande piazza che ospita l’Obelisco di Teodosio e la colonna di Costantino.

Torre Galata

Il nome “Galata” deriva dalla parola greca “galàktòs”, che vuol dire latte. La Torre Galata è un’antica torre che si trova sul Corno d’Oro sul Bosforo. La torre è stata costruita nel 1348 da Rosso Doria, governatore genovese della cittadella di Galata, che era la colonia di Genova in Anatolia.

La Torre, alta all’incirca 61 metri, sorge su una collina e dalla sua cima è possibile ammirare una splendida vista sulla città. Per raggiungere la Torre è necessario attraversare il Ponte di Galata che collega il centro storico ad una zona più moderna della città.

Piazza Taksim

Taksim in turco significa “distribuzione” e il nome deriva dal fatto che dal 1732 questo era il luogo in cui avveniva la distribuzione dell’acqua nelle diverse zone della città. Con l’espansione della città, Taksim è diventata il nuovo centro moderno di Istanbul. La piazza ospita il Monumento della Repubblica e la moschea Taksim.

In questa zona si trovano molti hotel di grandi catene e ristoranti. Da qui parte anche Istiklal Caddesi (Corso dell’Indipendenza), una strada pedonale che ospita negozi di marchi famosi e internazionali. Questa strada può essere percorsa anche a bordo di un antico tram.

Crociera sul Bosforo

Una delle attività che non potete assolutamente perdervi è un giro panoramico in barca sul Bosforo. Il Bosforo è lo stretto che collega il Mar Nero con il Mar di Marmara ed è lungo in totale 30 chilometri.

Dalla barca potete ammirare entrambi i lati della città (quello asiatico e quello europeo) con una vista panoramica davvero meravigliosa. Il momento più consigliato è quello del tramonto per godere di un panorama stupendo sulla città.

Istanbul Asiatica

Se avete del tempo in più vi consiglio di fare visita alla parte asiatica di Istanbul. Tre ponti collegano l’Istanbul europea a quella asiatica, ma i più utilizzati sono il Boğaziçi e il Fatih Sultan Mehmed. La parte asiatica è una zona forse più tranquilla meno invasa da turisti ma vanta comunque diversi siti da vedere, tra cui stupende moschee. Qui, inoltre, si trovano numerosi ristoranti dove mangiare ottimi piatti della cucina locale a prezzi davvero vantaggiosi.

Dormire a Istanbul

La città è particolarmente caotica e trafficata per cui è importante non solo valutare bene dove soggiornare ma anche studiare il programma del viaggio in modo da minimizzare gli spostamenti. Potete comodamente prenotare la vostra struttura su Booking.

Se rimanete a Istanbul per pochi giorni il consiglio è quello di alloggiare nella parte europea della città e in particolare nel quartiere di Sultanahmet. Qui ci sono il palazzo Topkapi, la Moschea Blu (Sultanahmet Camii), Santa Sofia (Aya Sofya) e l’ex Ippodromo. In questa zona si trovano diverse tipologie di strutture e numerosi bar e ristoranti dove poter mangiare, ma sono piuttosto turistici.

Un’altra zona da prendere in considerazione è Sirkeci che si trova a nord di Sultanahmet, ma da qui in meno di quindici minuti a piedi si raggiunge Santa Sofia. L’atmosfera è più autentica e i prezzi un po’ più contenuti.

Altre informazioni utili

Sembra distante, in realtà da Venezia un volo diretto della Turkish Airlines ci ha condotto a Istanbul in poco più di due ore. La città è servita da due aeroporti: il nuovo Aeroporto di Istanbul (nella parte europea) e dall’Aeroporto Internazionale di Istanbul-Sabiha Gökçen (nella parte asiatica).

Diversamente da quanto accade alla Moschea Bianca di Abu Dhabi, la visita alla moschea Moschea Blu è gratuita. Per accedere a Santa Sofia, invece, bisogna pagare. Inoltre, è necessario seguire delle regole per l’abbigliamento. In generale: le donne devono avere capo e spalle coperti e i pantaloni sotto il ginocchio, regola quest’ultima che si applica anche agli uomini. Da evitare capi succinti o scollati. Per entrare nelle moschee è necessario togliersi le scarpe.

In Turchia si usa come moneta la Lira turca. In città ci sono diverse attività di cambio ma anche bancomat dove poter prelevare. La Carta di credito viene accettata nei ristoranti più grandi e più frequentati, mentre le piccole strutture preferiscono contanti. Uffici di cambio sono presenti anche in aeroporto ma hanno di solito un tasso meno conveniente.

Per andare a Istanbul per turismo non servono visti e potete viaggiare sia con il passaporto sia con la carta di identità (valida per l’espatrio con almeno 6 mesi di validità).

Un fine settimana “lungo” o tre giorni sono essenziali per vedere tutti i siti di interesse in città. Tuttavia, Istanbul è una città davvero grande e con una storia millenaria, quindi se potete ritagliarvi qualche giorno in più questo sarà perfetto per vedere anche le zone meno centrali e inflazionate.

Internet in Turchia

Come ormai è chiaro le cose da vedere a Istanbul e dintorni sono moltissime e spesso può essere utile avere una connessione internet per capire come spostarsi. Se volete avere internet sempre con voi è molto pratico acquistare online prima di parture una eSIM Holafly. Questa si può poi attivare una volta arrivati in loco con qualche semplice passaggio scansionando un QrCode.

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