Non sono nata in una grande città, non sono cresciuta in una metropoli o in una famosa località, ma sono di Montebelluna, come ho scritto nella mia biografia, una piccola città in provincia di Treviso. La città è famosa per essere un’importante distretto per la realizzazione di calzature sportive, ed è tra le dieci città finaliste per il titolo di capitale italiana della cultura del 2018. Non è una megalopoli, ma abbiamo tutto quello che serve, istituti scolastici (dagli asilo alle Scuole Superiori), Biblioteca, stazione ferroviaria, cinema, e una vasta gamma di negozi e servizi.
In un’ora di macchina possiamo raggiungere il mare o la montagna, e importanti città come Venezia, Padova o Vicenza. Abbiamo due bellissimi musei: Museo di Storia naturale e Archeologia (Villa Biagi), Museo dello scarpone e della calzatura sportiva, (Villa Zuccareda Binetti).
Tornata da viaggi dopo aver vissuto in città come Shanghai e Guangzhou, Montebelluna è come un ritorno al passato. Se nelle grandi metropoli il tempo scorre veloce, qui invece mi sembra tutto più lento, e questo aiuta ad apprezzare le piccole cose, a vivere il quotidiano con meno frenesia.
La città nel periodo natalizio, proprio quello che stiamo vivendo adesso, ha un’aria diversa e magica. La zona pedonale del centro alla domenica è adibita a mercatini, durante questo periodo, strade e negozi sono addobbati con decorazioni natalizie. Ma la cosa che la rende ancora più particolare è il rimanere legata a tradizioni venete come quella del Vin brulè o delle castagne.
In centro in queste domeniche di autunno hanno deliziato la città e i “turisti” due giovani caldarrostai, Marco e Nicola, che hanno ripreso un mestiere e una tradizione antica, quella delle castagne.
In Veneto la più famosa festa dei marroni è quella di Combai che si tiene ogni anno tra i mesi di ottobre e novembre. Un evento organizzato in questo borgo, tra le colline famose per il Prosecco, dedicato al marrone Igp e ai prodotti tipici.
A Montebelluna Marco e Nicola, classe 1996, sono due giovani imprenditori, che grazie al supporto del Bar Roma, hanno ripreso questa tradizione delle caldarroste.
Durante i weekend possiamo trovarli in centro a Montebelluna vicino al Bar Roma mentre con molta passione arrostiscono castagne, per noi golosi appassionati.
Il profumo di caldarroste è un irresistibile richiamo, tanto che c’è sempre coda, che i ragazzi però smaltiscono velocemente grazie alla loro organizzazione.
3,50€ per una porzione di caldarroste buonissime che potete gustare anche con un ottimo bicchiere di Vin Brulè e dell’ottima musica.
Penso che ci siano delle iniziative che vale la pena valorizzare, e pubblicizzare e quella di Marco e Nicola è sicuramente una di queste. Un antico mestiere ripreso da due giovani universitari, che durante il weekend ci permettono di accompagnare le nostre passeggiate riassaporando una delle nostre tradizioni gustando delle buonissime castagne
Spirito di iniziativa, passione e molta voglia di fare sono gli ingredienti principali di questa piccola “impresa”, che combina la moderna tendenza allo street food con un mestiere dal sapore tutto antico.
Marco e Nicola con le loro castagne saranno presenti in centro Giovedì 8 dicembre, ma anche il prossimo weekend (10-11 Dicembre).
Domenica 18 Dicembre, invece, potete trovarli all’evento “Natale in Cantina”, organizzato dalla Cantina DEA RIVALTA a Valdobbiadene. Qui oltre a poter degustare dell’ottimo Prosecco DOCG Dea Rivalta, potrete apprezzare prodotti gastronomici tipici del territorio, e un mercatino di prodotti artigianali! Per una domenica all’insegna di “degustazioni, eccellenze e street food”; dalle ore 18:00 è organizzato anche “l’Aperitivo in Cantina, dove degustare dell’ottimo prosecco accompagnati da Dj Set.
E voi, cosa ne pensate? avete queste iniziative di “giovani imprenditori” che hanno queste iniziative o riprendono attività tradizionali nella vostra città? 🙂
Complice la suggestione del bianco e nero delle foto, mi è arrivato il profumino fino in Campania! 😉
Sono assolutamente una grande fan dei giovani che si lanciano in queste iniziative: la ripresa degli antichi mestieri a volte è un dovere altrimenti certe cose rischiano l’estinzione! Da noi cominciano a vedersi dei piccoli laboratori artigianali tipo i calzolai, piccole sartorie e cose del genere. A vederle oggi queste attività sono delle piccole bomboniere!
Un abbraccio! 😉
Hai proprio ragione!Rivedere queste attività, questi piccoli laboratori rinascere non può che far nascere il sentimento di volerle appoggiare, promuovere, pubblicizzare.. per l’amore e la maestria che mettono nel loro lavoro. 🙂
intanto GRAZIE per condividere con noi l’#MyVeneto. Secondo COMPLIMENTI raccontare di questi due ragazzi che oggi si mettono alla prova con laboratori dove poter provare a sfruttare ciò che si ha. Che forza! coraggio e stima! Vanno premiati!